sabato 25 giugno 2016

Un' intervista della 5A del plesso "M.Preti"

Intervistando ... il maestro Luigi !   
di Rosanna, Michela, Federica, Marcel, Manuel, Christian
5A "M.Preti"

Il 3 Giugno abbiamo intervistato il maestro Luigi Palermo che insegna attività motoria. Abbiamo deciso di intervistarlo per scoprire qualcosa in più sul suo lavoro. Abbiamo scoperto che non svolge proprio il mestiere di allenatore ma svolge il mestiere di rieducatore motorio in un centro di fisioterapia. 



Per noi l’intervista è stata bella e speriamo di farne altre in futuro!!!!!!!
                         

ECCO LA NOSTRA INTERVISTA  ...   

Alunni: Buongiorno vorremmo intervistarla per "Gazzettando a Scuola" ... possiamo?
Maestro: Si! Certo!
A: Come si chiama?
M: Luigi Palermo.
A: Che lavoro fa?
M: Lavoro in un centro di fisioterapia e mi occupo della ginnastica posturale e della riabilitazione motoria; in più lavoro come educatore a scuola.
A: Le piace il suo lavoro? 
M: Sì! 
A: Perché?
M:Perché sto a contatto con persone che hanno bisogno del mio aiuto e soprattutto con bambini.
A: Cosa l’ha spinto a fare questo lavoro?
M: La passione che ho sempre avuto nel lavorare in quest’ambito, nel settore sportivo.
A: Svolge il mestiere di allenatore anche al di fuori dell’istituto scolastico?
M: Diciamo che non svolgo proprio il mestiere di allenatore ... sono un rieducatore sportivo ed un educatore motorio.
A: Quali preferisce fra i due?
M: Lavorare a scuola con i bambini!
A: Lavora solo con bambini o anche adulti?
M: Faccio svolgere ginnastica posturale e riabilitazione a bambini, adulti ed anziani.
A: Svolge  altri mestieri?
M: No.
A: Cosa bisogna studiare per svolgere il suo lavoro?
M: Allora dopo le scuola primaria, media e superiore bisogna iscriversi alla laurea triennale di scienze motorie. Poi per entrare nel mondo della scuola vanno svolti altri due anni di specialistica all'università.
A: Qual è la parte più faticosa del suo lavoro?
M: Mantenere a bada i bambini (ride) e far rispettare tutte le regole spiegate prima della lezione!
A: Quali esercizi preferisce proporre ai bambini? Perché?
M: Esercizi dove i bambini si divertono, perché è l’elemento fondamentale quando si viene a contatto con loro. Prima viene il divertimento e poi il risultato.
A: Invece quali giochi preferisce far fare?
M: Io preferisco far giocare a calcio o giocare a pallavolo soltanto che, dato che mi trovo in un contesto di scuola primaria devo far svolgere attività diverse.
A: A proposito di giochi, ci parla dei giochi primaverili?
M: I giochi primaverili  sono stati svolti in questa scuola con due sfide: la prima, una sfida-staffetta con corse ad ostacoli e con in mano il testimone, la seconda un percorso a tempo dove la squadra che impiegava meno tempo a svolgerlo vinceva.
A: Ci parla invece del progetto “Diventa il tuo atleta preferito”?
M: Praticamente è stato un concorso più che un progetto dove venivano messi in primo piano i corretti e sani stili di vita che dovrebbe assumere un bambino, rivolti principalmente a due concetti: l’alimentazione e l’attività fisica, due cose che sono fondamentali al giorno d’oggi, che però molte persone non tengono in considerazione.
A: Che cosa rappresenta per lei questo argomento?
M: Per me rappresenta un punto cardine; infatti è stato l’argomento della mia tesi di laurea magistrale, quindi penso che sia fondamentale insegnare ai bambini  il concetto di alimentazione sana.
A: Come si sente nell'essere intervistato?
M: Tranquillissimo, perché mi stanno intervistando bambini con cui sono a contatto da quasi un anno.
A: Le è piaciuta l’intervista?
M: Sì!
A: Grazie per il tempo concesso, le faremo sapere quando la sua intervista sarà pubblicata sul blog di Gazzettando a scuola.
M: Grazie a voi ... è stato un piacere!

Infine ... ecco a voi i manifesti di "Diventa il tuo atleta preferito" delle classi del plesso "M.Preti", che noi alunni abbiamo riempito durante l'anno scolastico con disegni e slogan per una sana e corretta alimentazione.



sabato 11 giugno 2016

Due piccole ballerine alla 5B del plesso "G.Falcone"

DANZARE ... che felicità !
di Martina P. e Claudia
5B "G.Falcone"

La danza è una disciplina vastissima perché ne esistono tante varianti. Per noi la danza non è un semplice sport come gli altri, ma un’arte, l'arte del corpo in movimento! 


Ci vuole tanto impegno e anche forza in quanto si tratta di una disciplina molto coordinata e precisa che richiede parecchio lavoro, ma allo stesso tempo aiuta il nostro corpo. E infatti, attraverso la danza, per via dei tantissimi esercizi come le spaccate, le piroette, gli avvitamentidanzare sulle punte ecc, ci si ritrova con un fisico molto snodato e modellato. Alla fine di ogni anno accademico facciamo un saggio che è una grande coreografia che eseguiamo insieme a tutte le altre ballerine. Ci prepariamo tutto l'anno per arrivare preparate! 


Adoriamo ballare ... e per noi, la danza, è semplicemente qualcosa che ci rende felici!

venerdì 10 giugno 2016

Gli alunni della 4B del plesso "M.Preti" al "Quotidiano del Sud"

Alla scoperta della macchina rotativa
redattori: 4B "M.Preti"

Il 4 maggio noi bambini della 4B del plesso “M.Preti” insieme ai nostri compagni della 4A, alle nostre maestre Pina e Maria Stella e alla maestra Stefania del progetto Gazzettando a Scuola siamo andati a visitare la redazione centrale del “Quotidiano del Sud”, uno dei quotidiani più diffusi della Calabria. Alle 10.30 è arrivato lo scuolabus a prenderci. Noi eravamo tutti emozionati perché non avevamo mai visto una redazione! Appena arrivati ci siamo accomodati nella sala conferenze dove abbiamo avuto un lungo confronto con un giornalista che si chiama Valerio Panettieri. Lo abbiamo anche intervistato! Avevamo una grande voglia di sapere e di conoscere che cosa succede attorno alla figura del giornalista e come si diventa giornalista. Abbiamo fatto varie domande e lui è stato molto disponibile. Alla fine ci siamo anche fatti fare un autografo! Poi abbiamo continuato la visita e ci hanno guidato nei vari spazi della redazione, in particolare ci ha colpito la stanza dove, nel pomeriggio, tutti i giorni si riuniscono i vari giornalisti per decidere le notizie da inserire nel giornale del giorno dopo. A queste riunioni  attraverso una teleconferenza partecipano anche i caporedattori delle redazioni del Quotidiano del Sud delle altre città. Il signor Valerio ci ha detto che i giornalisti ricevono le notizie dalle agenzie stampa e poi discutono tra di loro per decidere qualche approfondire di più e come organizzarle nelle varie pagine del quotidiano.  Abbiamo anche visto le postazioni dei redattori e la stanza dei grafici, dove siamo entrati in piccoli gruppi e ci hanno fatto vedere come si crea una pagina del giornale al computer. Prima di scendere al piano di sotto per vedere la macchina rotativa siamo entrati nella stanza del direttore, che era grande ed elegante.  Con entusiasmo ci siamo recati poi nello stabilimento dove avviene la stampa del giornale e qui è accaduta una cosa che proprio non ci aspettavamo: la macchina rotativa era in funzione! Noi sapevamo che la rotativa era spenta perché la stampa avviene di notte, ma siccome c’erano degli operai che stavano sistemando un piccolo guasto e stavano facendo delle prove … abbiamo potuto vederla in movimento!

Siamo stati davvero fortunati! Abbiamo visto le lastre di alluminio dove vengono trasferiti i file delle pagine pronte, le enormi bobine di carta di 500 kg ed il ragno che sarebbe una macchina che taglia i fogli stampati dalla rotativa e li mette in ordine creando il giornale vero e proprio. Anche le pinze dello stacker che afferrano i quotidiani pronti erano in funzione! Queste pinze portavano i giornali in un'altra stanza dove poi venivano impacchettati e portati dai nastri trasportatori fino ai furgoni, che però non c’erano perché la distribuzione alle edicole parte la mattina presto. Ci è sembrato tutto bellissimo e la macchina rotativa accesa ci ha lasciato senza parole … E’ stata una giornata fantastica !!!

Articoli collegati
http://progettogazzettandoascuola.blogspot.it/2016/05/altro-giro-altra-corsa-al-quotidiano.html

giovedì 9 giugno 2016

I PERICOLI DI INTERNET

INTRAPPOLATI NELLA RETE ... 
di Martina, Federica. Rebecca, Annalisa e Alfredo
5B "G. Falcone"

Noi alunni della 5B del plesso "G.Falcone" lo scorso mese abbiamo letto in classe un testo che ci spiegava quali sono i pericoli di INTERNET. Uno dei problemi della rete, è Il CYBER BULLISMO. I cyber bulli, al contrario  dei bulli che agiscono su persone in modo diretto, si nascondono dietro lo schermo del computer. Essi pubblicano e condividono sui vari social immagini, foto, e video modificate allo scopo di umiliare una persona, a volte aggiungendo anche espressioni verbali poco carine. Di solito le vittime sono amici o conoscenti. Questo tema è stato affrontato anche da studiosi di criminologia, infatti, le nostre due compagne di classe, Maria Federica e Federica, si sono recate al Tribunale di Cosenza per approfondire questo argomento e poi ne abbiamo discusso anche in classe. Queste nostre due compagne hanno anche realizzato un cartellone con il titolo: INTRAPPOLATI NELLA RETE. Sono state rappresentate alcune immagini simbolo dei pericoli di Internet.


La più significativa secondo noi è quella di due persone che si sono incontrate in una pizzeria ed invece di comunicare tra loro ognuno guarda il proprio cellulare! Questa scena esprime un significato importante e cioè che a volte la rete invece di avvicinarci ci allontana! E' stato molto interessante approfondire questo tema perché abbiamo riflettuto molto e quello che abbiamo imparato ci servirà in futuro per NON diventare cyber bulli e per stare più attenti a come usiamo internet per non diventare vittime ! 

mercoledì 8 giugno 2016

L' emozionante intervista al maestro Francesco ...

Risate e commozione: l'intervista perfetta!
redattori: 4A "M.Dionesalvi"


Noi alunni della 4A del plesso "M. Dionesalvi" siamo stati i protagonisti di un'intervista davvero bella ed emozionante. Abbiamo intervistato il maestro Francesco perché è un maschietto  e volevamo chiedergli come si sente a stare in mezzo a tante maestre ...  Lui è stato davvero simpatico e durante l'intervista ci ha fatto ridere! Ma abbiamo scoperto anche che è una persona sensibile perché quando gli abbiamo chiesto del suo alunno e del rapporto che ha con lui ... si è commosso !!! Anche noi ci siamo emozionati ....  

Alunni: Come si chiama?
Insegnante: Francesco Monaca
A: Che lavoro fa?
I: Sono un insegnante di sostegno
A: Le piace il suo mestiere?
I:  Abbastanza
A: Come mai ha scelto questo mestiere?
I: Perché mi piace insegnare ai bambini, mi piace stare con loro e mi piace aiutarli a risolvere le loro difficoltà.
A: Come si diventa  un docente di sostegno?
I: Quando l’ho fatto io, dopo la laurea, ho fatto un corso di specializzazione per l’insegnamento ai bambini diversamente abili della durata di due anni
A: Ci racconta un momento particolare che ha vissuto con i suoi alunni?
I: Non ci sono episodi particolari per me, però non posso dimenticare per esempio quando c’erano dei bambini che avevano grossi problemi e poi piano piano con molta pazienza, standogli vicino, si sono risolti oppure si sono attenuati … e questo mi ha fatto felice perché questi bambini potevano stare insieme agli altri e prima invece non potevano farlo o potevano farlo poco …  allora queste cose qui mi hanno gratificato
A: Da quanti anni lavora in questa scuola?
I:: Da cinque anni
A: Come si sente ad essere uno dei due insegnanti maschi di questa scuola?
I:  (sorride) Mah … ero più felice se fossi stato solo.. purtroppo siamo in due …
A: Si trova bene in questa scuola?
I:  Benissimo !
A: E con le maestre?
I:(sorride) Certo! Sono uno dei due maschietti … certo che mi trovo bene!
A: Ha mai litigato con una maestra?
I:  No … Mai ! (sorride) Sono loro che hanno litigato con me!
A: Qual è la maestra con cui va più d’accordo?
I: Con tutte, ma ovviamente siccome lavoro nella classe della maestra Maria Teresa è normale che condividendo più cose con lei .. è la mia preferita!
A: Che rapporto ha con il suo alunno?
I: (rivolgendosi al suo alunno) Simone? Che rapporto ho con te? Ci troviamo bene insieme?
Simone: Si !
I: (sorride) Ha risposto lui !
A: Qual’ è il successo più grande che ha ottenuto con il suo alunno?
I: Eh …  vedi per esempio il fatto che risponde alle domande … prima non lo faceva … già questo per me è importante … riesce a stare con gli altri … è tranquillo …
A: Come si sente ora che il suo alunno è all’ultimo anno?
I:  Mi sento un po’ sollevato e un po’ mi dispiace. Sono sollevato perché sono contento del  bel percorso che abbiamo fatto insieme e un po’ mi dispiace perché va via …
A: Ci racconta l’esperienza più bella che ha vissuto con lui?
I: Guarda … l’esperienza più bella per me è ogni giorno con lui! ( si commuove) Quando è assente ..  per me .. è una cosa … non riesco … perché siamo abituati a stare insieme  …  ogni giorno è un giorno diverso e ogni giorno è più bello degli altri … non c’è  un giorno o un ‘esperienza più bella delle altre, ogni giorno è bello con lui....
A: Se non avesse fatto l’insegnante quale altro mestiere le sarebbe piaciuto fare?
I: Forse … il pianista … il musicista ..
A: Perché?
I: Perché comunque avevo studiato musica e quindi mi sarebbe piaciuto  … ma siccome per me era più un divertimento che un mestiere non è stata la mia prima scelta.
A:  Come concilia il suo lavoro con la sua famiglia?
I:Male (sorride) scherzo … riesco a conciliarlo bene non ho particolari problemi.
A: Quali sono i suoi progetti per il futuro?
I: (ride) Andare in pensione!
A: C’è qualcosa che  vorrebbe cambiare o migliorare nell’organizzazione scolastica?
I: No no … guarda … è inutile che mi fai queste domande a trabocchetto … (ridendo) Per me va tutto benissimo!
A:  Le piacerebbe avere un ruolo particolare all’interno della scuola?
I: Si … (ride) il Dirigente Scolastico ... di me stesso !
A: Le è piaciuta l’intervista?
I: Si … bellissima!  Grazie mi avete fatto commuovere!
A:Grazie a lei! E’ stato un piacere!


Una favola per imparare ...

Piccoli scrittori crescono ... continua la creazione di favole , avviata dalla prima classe, da parte degli alunni delle terze del plesso "M.Preti". Anche quest'anno i bambini si sono divertiti ad usare la fantasia ... per imparare a comportarsi bene ;)  qui di seguito vi proponiamo la favola di Gianmarco della 3B 

A   A


Il Coniglio ed il Topo

Tanto tempo fa in una foresta c'erano due amici, un coniglio ed un topo. Giocavano sempre insieme ed erano inseparabili. Un giorno andarono a scuola insieme. Quando il coniglio prese le penne e no trovò quella rossa disse al topo: "Hai preso tu la mia penna rossa!" . Il topo rispose: "Non l'ho presa io guarda a terra ... ". Il coniglio si abbassò e vide la penna. Allora chiese scusa al topo.

Morale della favola?
"Non accusare se non hai le prove!"

martedì 7 giugno 2016

Leggend ... iamo? Gli alunni della 5B del plesso "M.Preti" presentano ...


Romolo e Remo a Fumetti ! 
di Alice, Alessandro, Giovanna, Chiara e Claudia.
5B "M.Preti"


Noi alunni della 5B del plesso "M.Preti" qualche mese fa, studiando in classe  la storia dei Romani abbiamo rappresentato la famosa leggenda di ROMOLO e REMO, attraverso vari disegni per affrontare l’argomento in modo simpatico e divertente!!!

La leggenda parla  della storia di due bambini nati dall’unione di REA SILVIA e del DIO MARTE. Rea Silvia era la figlia del RE NUMITORE che venne spodestato dal fratello AMULIOAlla nascita dei due gemelli Re Amulio, per evitare che i due eredi legittimi al trono vivessero, ordinò di ucciderli, ma i servi ebbero pietà dei due bambini: li misero in una cesta e li abbandonarono sulle acque del Tevere. La cesta si incastrò in alcune pietre vicino il colle Palatino e qui furono salvati e allattati da una LUPA finché un giorno li trovò il pastore FAUSTOLO che li portò alla sua capanna e li chiamò ROMOLO e REMO


Una volta diventati grandi gli rivelò la loro vera identità. Allora i due uccisero Amulio e rimisero sul trono il nonno Numitore. Inoltre, con il permesso del nonno,  decisero che avrebbero fondato una nuova città nel luogo in cui erano stati ritrovati dalla lupa. 
Per decidere chi dei due dovesse regnare si affidarono agli dei e iniziarono ad osservare il volo degli uccelli: chi avesse avvistato più uccelli sarebbe diventato il fondatore e avrebbe scelto il nome della sua città. Remo ne avvistò solo sei, mentre Romolo ben dodici! 
I due iniziarono a litigare e durante il litigio Romolo uccise Remo, poi prese un aratro e tracciò un solco per segnare sul terreno dove sarebbero sorte le mura della sua città: Roma.



Ognuno di noi ha disegnato più di due scenette, poi le abbiamo incollate in sequenza su un cartellone, che è stato appeso ad una parete dell'aula insieme a tutti gli altri lavoretti completati. 





Tante sono le scenette simpatiche realizzate ...  una delle immagini più spiritose è quella  in cui è raffigurato Faustolo che,  dopo aver visto Romolo e Remo bere il latte dalla lupa, rientrò nella sua capanna pensando di aver sognato tutto. 


A Giovanna, invece, viene da ridere ogni volta che guarda la scena in cui Faustolo prende per mano Lucrezia e la trascina verso il fiume per fargli vedere i bambini! Per Chiara è significativa la sequenza della nascita dei gemelli e per Alessandro il momento che li ritrae mentre allattano dalla lupa. 


Alice invece preferisce la scena in cui Romolo e Remo da ragazzi si spingevano ogni giorno insieme sempre più lontano dalla capanna ... 


 - Si volevano un gran bene ... anche se è solo una leggenda peccato che sia andata a finire così!-




Ma su una cosa siamo tutti d'accordo: "E’ stato molto divertente fare questa attività, tutti insieme ...  in allegria!!!!! "



Ecco a voi il nostro murales di fumetti completo!