mercoledì 1 giugno 2016

Cronaca di una giornata al "Quotidiano del Sud"

Un'esperienza istruttiva!
redattori: 4A "M.Dionesalvi"

Il 28 aprile 2016 le classi quarta e quinta del plesso M. Dionesalvi alle 10.30 sono partite con lo scuolabus per andare a visitare la redazione del “Quotidiano del Sud”. All'arrivo, siamo entrati e ci siamo seduti in una grande sala con tante sedie! Dopo qualche minuto è arrivato un signore che si chiama Stefano D' Ignazio e ci ha detto che ci trovavamo nella sala conferenza. Poi il signor Stefano ha iniziato a spiegarci come nasce un giornale. Abbiamo anche scoperto che lui è l' editore del Quotidiano del Sud e quando gli abbiamo chiesto in che cosa consiste il suo lavoro lui ci ha detto: “Il mio compito è assicurarmi che vada tutto per il meglio” e poi ci ha spiegato che nel giornale due sono le figure più importanti una è quella del direttore e l'altra quella dell'editore. In seguito ci ha portato a visitare gli uffici dove abbiamo visto le postazioni dei giornalisti ed il tavolo delle riunioni, abbiamo anche incontrato un grafico che ci ha fatto vedere come si mettono gli articoli nelle pagine. 

Infine siamo scesi al piano di sotto per andare a vedere la macchina rotativa. Qui il signor Stefano ci ha spiegato che per ogni pagina del giornale serve una lastra di alluminio. Le bobine sono grandissimi rotoli di carta da giornale che pesano 500 chili e vengono portate alle macchine rotative attraverso alcune guide posizionate a terra che sembravano piccole rotaie. Le bobine si agganciano grazie ad a un tubo di acciaio che viene inserito nell'anima della bobina, cioè al centro. Questo tubo è ricoperto di alette e quando con una pistola ad aria compressa si mette dell' aria all'interno del tubo, le alette si aprono e bloccano la bobina. Poi il signor Stefano ci ha fatto vedere il “bobinotto” cioè il rotolone di carta consumata con cui si potevano fare poche copie e che quindi doveva essere sostituito. Abbiamo visto anche una lastra sporca di inchiostro all'interno della macchina rotativa.

Ascoltando il signor Stefano abbiamo scoperto che il cuore della rotativa è la piega, cioè il punto dove i grandi fogli di carta stampata vengono piegati. Subito dopo la piega c'è il ragno, una macchina che taglia e sistema le pagine creando i quotidiani così come noi li compriamo. All'inizio le prime copie che escono dal ragno sono nere perché l'inchiostro ancora non è stato regolato ma poi diventano sempre più leggibili. Poi quando l'inchiostratura finisce man mano le copie si schiariscono e le ultime escono proprio bianche. Le copie pronte vengono afferrate dallo stacker con delle pinze e portate in un'altra stanza. Lo stacker sembrava una specie di serpente lunghissimo! In questa altra stanza invece i quotidiani vengono impacchettati e attraverso i nastri trasportatori arrivano ai furgoni.

Poi abbiamo fatto le domande al signor Stefano, la quinta ha fatto delle domande molto interessanti e le nostre domande erano molto più interessanti. Gli abbiamo chiesto se era più facile lavorare al giornale o a telegiornale e lui ci ha spiegato che ci sono alcune cose in comune nei due tipi di lavoro però poi ha detto: “lavorare con la carta stampata è sicuramente più impegnativo” .Alessandro ha chiesto”è difficile cercare un argomento interessante da mettere sul giornale? E il signor Stefano ha detto che è difficilissimo. Qualcuno gli ha chiesto quanto guadagna un giornalista e lui ha detto con un sorriso divertito che non si diventa ricchi! Poi volevamo sapere quante persone lavorano di notte nel centro stampa e lui ci ha detto che sono cinque e che sono degli operai che conoscono bene la macchina rotativa ed hanno il compito di controllare che funzioni bene.Il tempo è passato in fretta, l'ora si era fatta così il signor Stefano salutandoci con affetto, ci ha accompagnati fino al pulmino.

Per noi è stata un esperienza molto istruttiva e siamo stati davvero contenti di aver fatto questa uscita ... E poi ... che sorpresa ... il giorno dopo siamo finiti in edicola!




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