domenica 27 marzo 2016

Una Pasqua ... INTERCULTURALE!

L' I.C. "F. Gullo"  è una scuola multiculturale che accoglie i bambini stranieri per i quali  è previsto un progetto di accoglienza e alfabetizzazione culturale. Nella classe 5C del plesso "G. Falcone" c’è un alunno di origine ucraina ed in occasione della nostra Pasqua abbiamo pensato di fargli raccontare come si festeggia nel suo paese la Resurrezione di Gesù, secondo uno spirito interculturale e di apertura all'altro da sè e per vivere concretamente il significato della Pasqua cristiana, che si fonda sull'amore per il prossimo, la fratellanza, la pace e la comunione tra i popoli. 

Con l'augurio di una serena e felice Pasqua da parte di tutta la redazione di "Gazzettando a ... Scuola !" lasciamo la parola al nostro piccolo redattore ...


La Pasqua ... in Ucraina !
di Oleksandr 
5C "G. Falcone"

In Ucraina la Pasqua è quella ortodossa e si festeggia in una data diversa da quella cattolica, quest’anno si festeggerà il Primo MaggioAlcune tradizioni sono simili alla Pasqua cattolica altre un po’ diverse. Quaranta giorni prima di Pasqua non si mangiano cibi grassi e latticini. La sera del sabato si prepara un cestino con dolciumi e ovetti colorati e si va in chiesa. 

Al posto delle uova di cioccolato, è tradizione locale, dipingere le uova sode e poi consumarle il giorno di Pasqua. Le uova dipinte si chiamano PYSANKY e sono forse il simbolo pasquale più conosciuto. 
Molti non sanno che questa tradizione nasce proprio in Ucraina! 
Nei mercatini si possono trovare splendidi esemplari di uova in legno dipinte a mano.

Il dolce tipico non è la colomba, ma il Кулич  "Kulich" (conosciuto anche come Пасха, cioè "Pasqua"). Si tratta di un dolce molto simile al vostro panettone. Il cibo pasquale, prima di essere consumato, viene portato in Chiesa per essere benedetto. Viene adagiato su un Рушник "Ruscnik", tradizionale tovaglietta ucraina ricamata a mano e trasportato all’interno di un cesto di vimini. Tale procedura avviene tra il Sabato e la Domenica mattina. La Chiesa, rimane aperta tutta la notte per la veglia di Pasqua e alle ore 5,00 della domenica mattina esce il prete e dice tre volte “Gesù è risorto”, il popolo risponde: “Davvero è risorto”La gente si raduna attorno alla Chiesa per ricevere la benedizione. La mattina del giorno di Pasqua le famiglie si recano sulla tomba di un parente, dove viene consumato il pranzo. Nei quaranta giorni successivi alla Pasqua, è di rito salutare chi si incontra dicendo "Khristos voskres", cioè "Cristo è risorto" ed è consuetudine ricevere in risposta "Voistinu voskres" che significa "Veramente è risorto". 


La cosa che più mi piace della Pasqua è decorare le uova!