L' I.C. "F. Gullo" è una scuola multiculturale che accoglie i bambini stranieri per i quali è previsto un progetto di accoglienza e alfabetizzazione culturale. Nella
classe 5C del plesso "G. Falcone" c’è un alunno di origine ucraina ed in occasione della nostra Pasqua abbiamo pensato di fargli
raccontare come si festeggia nel suo paese la Resurrezione di Gesù, secondo uno spirito interculturale e di apertura all'altro da sè e per vivere concretamente il significato della Pasqua cristiana, che si fonda sull'amore per il prossimo, la fratellanza, la pace e la comunione tra i popoli.
Con l'augurio di una serena e felice Pasqua da parte di tutta la redazione di "Gazzettando a ... Scuola !" lasciamo la parola al nostro piccolo redattore ...
La
Pasqua ... in Ucraina !
di Oleksandr
5C "G. Falcone"
In Ucraina la Pasqua è
quella ortodossa e si festeggia in una data diversa da quella cattolica,
quest’anno si festeggerà il Primo Maggio. Alcune tradizioni sono
simili alla Pasqua cattolica altre un po’ diverse. Quaranta giorni prima
di Pasqua non si mangiano cibi grassi e latticini. La sera del sabato si prepara
un cestino con dolciumi e ovetti colorati e si va in chiesa.
Al posto delle uova di
cioccolato, è tradizione locale, dipingere le uova sode e poi consumarle il
giorno di Pasqua. Le uova dipinte si chiamano PYSANKY e sono forse il simbolo pasquale più conosciuto.
Molti non sanno che questa
tradizione nasce proprio in Ucraina!
Nei mercatini si possono trovare splendidi
esemplari di uova in legno dipinte a mano.
Il dolce tipico non è la colomba, ma il Кулич "Kulich" (conosciuto anche come Пасха, cioè "Pasqua"). Si tratta di un dolce molto simile al vostro panettone. Il cibo pasquale,
prima di essere consumato, viene portato in Chiesa per essere benedetto. Viene adagiato su un Рушник "Ruscnik", tradizionale tovaglietta ucraina ricamata a mano e trasportato all’interno di un cesto di vimini. Tale
procedura avviene tra il Sabato e la Domenica mattina. La Chiesa, rimane aperta
tutta la notte per la veglia di Pasqua e alle ore 5,00 della domenica mattina
esce il prete e dice tre volte “Gesù è risorto”, il popolo risponde: “Davvero
è risorto”. La gente si raduna attorno
alla Chiesa per ricevere la benedizione. La mattina del giorno di Pasqua le famiglie si recano sulla tomba di un parente, dove viene consumato il pranzo. Nei quaranta giorni successivi alla Pasqua, è di rito salutare
chi si incontra dicendo "Khristos voskres", cioè "Cristo è risorto" ed è
consuetudine ricevere in risposta "Voistinu voskres" che significa "Veramente è risorto".
La cosa che più mi
piace della Pasqua è decorare le uova!